venerdì 7 dicembre 2007

Le misure per i giovani adottate dal governo


Ce ne parla il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Enrico Letta
A cura di Cristina Sanna

Sottosegretario Letta, quali sono i provvedimenti contenuti nella Legge finanziaria per il 2007 rivolti ai giovani e alle politiche di occupazione giovanile?

Nella Finanziaria 2007 il capitolo giovani occupa un rilievo in larga misura inedito. Ci sono milioni di euro di stanziamenti aggiuntivi per il Fondo nazionale per le politiche giovanili, destinati tra l’altro a finanziare le iniziative previste nel Piano nazionale per i giovani, detrazioni fiscali per alleggerire i costi sostenuti dalle famiglie per l’alloggio degli studenti universitari fuori sede, ulteriori detrazioni per l’iscrizione dei ragazzi ad attività sportive. Più in generale, è l’impianto stesso della manovra a muoversi in direzione di un miglioramento del rapporto tra le
generazioni. Basti pensare all’intervento sullo sviluppo più cospicuo della Finanziaria, la riduzione delle tasse sul lavoro, il taglio del famoso ‘cuneo’ fiscale. È una misura che mira a stabilizzare i rapporti del lavoro. In termini più semplici, per le imprese sarà più vantaggioso assumere dipendenti a tempo indeterminato. Di fatto, il provvedimento apre la strada a quella stabilizzazione dell’occupazione di cui soprattutto i giovani hanno avvertito, in questi anni di precarietà, il forte bisogno. Gli effetti della riduzione del cuneo saranno visibili nella loro portata nei prossimi mesi. E i numeri delle nuove assunzioni, ne siamo certi, ci daranno ragione.

Ricordo che in merito all'iniziativa ‘un PC per i Co.Co.Co’, inizialmente il Governo aveva proposto di destinare a questo progetto uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro. Nella finanziaria per il 2007 siete riusciti a stanziarne la metà, con la consapevolezza che il capitolo, così ridotto, riuscirà solo in parte a soddisfare le richieste. Come pensate di intervenire per garantire ai molti Co.Co.Co di poter usufruire del bonus di 200 euro per l'acquisto del PC?

È vero: l’entità dello stanziamento di questa Finanziaria ci ha indotto a concedere solo ai giovani al di sotto dei 25 anni il bonus per l’acquisto del PC. 50 mila Co.Co.Co. e Co.Co.Pro. potranno comunque usufruire di un’agevolazione di 200 euro. Agevolazione che, allargando la platea dei beneficiari, sarebbe stata evidentemente meno sostanziosa. Sappiamo benissimo che i giovani precari in Italia sono molti di più, all’incirca 200.000. Sappiamo anche però che il decreto di attuazione di questo comma della Finanziaria prevede il monitoraggio sull’andamento dell’utilizzo del fondo. Per questo il nostro auspicio è quello di esaurire in tempi rapidi le risorse. In tal modo potremmo prevedere un analogo intervento già nella prossima manovra, aumentandone però lo stanziamento e innalzando così la soglia di età per i giovani precari destinatari dell’iniziativa.

Il giovane collaboratore che intende acquistare il PC usufruendo dell'incentivo, a chi si può rivolgere per ottenere le informazioni necessarie?

Più o meno da metà luglio tutte le informazioni necessarie per usufruire dell’incentivo – compresi i requisiti dei possibili beneficiari – sono on line, sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, perché è proprio al Tesoro che si sta seguendo direttamente l’attuazione di questa misura. In linea poi con le esigenze di trasparenza e di apertura nei confronti dei cittadini è stato attivato un numero verde ad hoc, da contattare per tutte le delucidazioni necessarie. Anche quello è segnalato sul sito del Tesoro.

On. Letta, lo scorso 10 luglio ha presieduto l'incontro dal tema ‘le misure del governo per i giovani’ tenutosi tra il Governo e le diverse associazioni giovanili, che ha visto, tra l'altro, la partecipazione del Ministro all'Economia Padoa- Schioppa e del Ministro per le Politiche Giovanili, Giovanna Melandri. In tale sede sono stati illustrati gli interventi previsti nel Dpef, relativamente alla parte riguardante i giovani e di prossima attuazione nella legge finanziaria per il 2008.
Ci potrebbe illustrare concretamente a cosa si riferiscono? E per quanto riguarda la riforma previdenziale, quali sono le prospettive di riforma in discussione al tavolo del governo nei confronti dei giovani?

L’accordo sulla riforma del sistema previdenziale che proprio in questi giorni abbiamo finalmente raggiunto con i sindacati rappresenta forse la più importante intesa degli ultimi anni. Si tratta di un compromesso al rialzo che parla non solo ai pensionati o a quanti si aggiungono ad andare in pensione. Ma anche, e forse soprattutto, ai giovani. Parla, in definitiva, a tutto il Paese. Per comprendere perché bisogna guardare all’accordo nel suo complesso. Il disegno è riformista ma con una forte attenzione sociale. La totalizzazione dei contributi previdenziali, ad esempio, va incontro proprio alle necessità di quei giovani – oggi la maggioranza – che hanno un percorso lavorativo frammentato e saltuario. Allo stesso modo, per chi studia il riscatto della laurea ai fini previdenziali sarà domani, una volta entrata in vigore la riforma, ben più agevole ed economico di quanto non lo sia oggi. Più in generale, per tornare all’incontro che abbiamo avuto a Palazzo Chigi con numerose associazioni giovanili, credo che il risultato più importante stia proprio nel metodo. Per la prima volta i giovani sono chiamati direttamente a interloquire con il governo.
Gli abbiamo proposto, di fatto, di partecipare alla concertazione in pianta stabile. E l’accordo sulla riforma previdenziale dimostra chiaramente che solo la concertazione – vale a dire, il confronto serrato e costruttivo, ancorché lungo e faticoso – può condurre a traguardi altrimenti irraggiungibili. I giovani non hanno bisogno di interventi calati dall’alto o di atteggiamenti paternalistici. Hanno bisogno – e vogliono – partecipare direttamente alla costruzione delle politiche che li riguardano. E a mio avviso hanno ragione.
pubblicato su "RomaGiovani"
luglio 2007

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