giovedì 5 marzo 2009

In arrivo i bandi regionali per una buona occupazione




Intervista all'Assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi

Assessore Tibaldi, nei giorni scorsi avete pubblicato un bando mirato a contrastare il lavoro irregolare. Ci potrebbe illustrare nel dettaglio in cosa consiste?
Il bando è destinato a tutti quei soggetti disoccupati, precari o svantaggiati, che rischiano, a causa della crisi che stiamo vivendo, di scivolare in un'area di lavoro nero o sommerso. Il bando però si concentra soprattutto sulla prevenzione. Lo scopo è quello di eliminare situazioni di lavoro non tutelate e non protette, in attuazione della Legge Regionale n. 16 del 2007, appunto, di lavoro nero e sommerso e nell'ambito di un quadro di interventi previsti da un pacchetto di fondi - comunitari, nazionali e regionali - stanziati per contrastare il fenomeno e rilanciare l'occupazione. Quindi, attraverso il bando verranno messi a disposizione dieci milioni di euro. Tali risorse, saranno gestite da un soggetto esterno alla amministrazione, il cosiddetto Organismo Intermedio della Sovvenzione globale, che agirà sulla base di indirizzi operativi forniti dal nostro Assessorato. I lavoratori, la cui assunzione potrà essere accompagnata dall'incentivo, dovranno essere nelle condizioni di svantaggio indicate dal regolamento comunitario 800/2008, ossia essere disoccupati da almeno sei mesi, con bassa scolarizzazione, che vivono da soli o con carichi familiari e "over 50".

Il secondo bando invece si pone come obiettivo quello di favorire le fasce più deboli del mercato del lavoro. Quali sono le categorie di beneficiari coinvolte?
Il bando si rivolge ai disabili, prevedendo in particolare misure di tipo sperimentale, come quella di favorire condizioni di lavoro autonomo, o la creazione di imprese, rivolgendosi nello specifico ai disabili. Pensiamo a quei lavori di tipo artigianale o a quelle attività che ricadono nell'ambito dei servizi, del commercio o dell’innovazione tecnologica. Il bando, offre la possibilità a queste persone di potersi mettere in proprio. Altre misure, sollecitate tra l'altro da molte imprese, sono quelle che permettono alle aziende, per esempio, di assicurare servizi di trasporto con cui garantire il trasferimento del lavoratore disabile, dalla sua abitazione al luogo di lavoro e viceversa. Inoltre sono previsti contributi di tutoraggio e per il telelavoro. Si tratta, dunque, di mettere a disposizione delle imprese, una serie di strutture e infrastrutture mirate a incentivare e agevolare le stesse ad assumere un lavoratore diversamente abile. Per entrambi i bandi è possibile avere delle ulteriori informazioni consultando la sezione bandi attivi del sito www.portalavoro.lazio.it.

Nei giorni scorsi avete anche presentato una proposta di legge istitutiva del reddito minimo per disoccupati, inoccupati e precari. Ci potrebbe illustrare quali sono nel dettaglio gli ammortizzatori sociali contenuti in tale disegno di legge?
Si tratta di una proposta di legge che riguarda il reddito minimo garantito, una misura innovativa che consentirà ai disoccupati, inoccupati e parzialmente occupati, e quindi precari, di usufruire per un anno di un reddito mensile di 500 euro e di programmi formativi, attraverso l'erogazione di voucher. Comprende, quindi, una forma di reddito diretto e misure di sostegno indirette. I beneficiari saranno i disoccupati di lunga data, coloro che non hanno mai lavorato e tutti quei precari che hanno perso il lavoro entro il 31 dicembre 2008, fenomeno questo soprattutto diffuso nelle donne. Per poter usufruire delle misure di sostegno previste dalla norma, è necessario essere residente sul territorio del Lazio da almeno 24 mesi e, tra i requisiti richiesti, verrà preso anche in considerazione l'indice Isee, ma non sarà questo un elemento discriminante, proprio perchè questa legge è pensata come sostegno alla persona. Nei prossimi giorni la proposta di legge verrà approvata dall'aula della Pisana, e diventerà una prima significativa sperimentazione di questo nuovo diritto di cittadinanza per il nostro Paese.

Assessore Tibaldi, la Cgil ha lanciato un allarme preoccupante: la cassa integrazione è in aumento, cresce la disoccupazione, soprattutto quella femminile, e tracolla il settore degli autonomi. E proprio in favore della occupazione femminile lei ha presentato di recente il Piano di interventi mirati a rilanciare il mercato del lavoro in rosa. Ci potrebbe illustrare quali sono le misure previste a sostegno di questa categoria?
Il Piano dovrebbe andare in giunta nei prossimi giorni e contiene una serie di misure che vanno dalla conciliazione alla creazione di nidi territoriali e di distretto. Il piano è orientato, inoltre, alle politiche di prevenzione di emersione del lavoro sommerso per le donne, e prevede percorsi di tirocinio mirati alla ricollocazione nel mercato del lavoro, dopo l'esperienza della maternità. Comprende, infine, interventi molto impegnativi rivolti alle giovani laureate e ricercatrici e a tutte coloro che rientrano nel mondo delle cosiddette professioni immateriali, che hanno a che fare con la conoscenza, il sapere e la comunicazione e che rappresentano oggi una larga fetta del lavoro moderno.
Cristina Sanna