venerdì 4 febbraio 2011

Italia, il Paese dei mediocri.

Non si può restare indifferenti al sistema italiano che premia la mediocrità e allontana le eccellenze, le sotterra, le annienta. Non si può restare indifferenti a questo sistema che fa acqua da tutte le parti, che frena la crescita e lo sviluppo, che emargina i giovani e non valorizza adeguatamente il ruolo della donna nella società. Eppure, apparentemente, sembriamo un popolo di indifferenti. Stiamo zitti e lasciamo che la nostra insofferenza maturi dentro il nostro corpo, ormai logorato dalla rabbia. Siamo fiduciosi che qualcuno (chi?) prima o poi possa cambiare le cose. Siamo pazienti. Ma siamo anche consapevoli che di fronte ad un sistema così corrotto, la nostra forza non è sufficiente a smontare ciò che ormai la quotidianità ci ha abituato a sopportare.

La mediocrità è la malattia del nostro Paese, una metastasi che solo la morte può annientare. Bisogna quindi avere il coraggio di affrontarla, faccia a faccia, solo così potremmo rinascere per ricostruire un nuovo modello di vita.

La mediocrità della politica: dove sono i giovani? dove sono le donne? E’ vero, ci sono nuove stelle emergenti, nuovi volti femminili che prima di mostrare la loro faccia nei santini hanno dovuto mettere in mostra il fondoschiena. Un passaggio obbligato! Una politica senza politica non mi rappresenta.

La mediocrità della pubblica amministrazione, ormai composta da parenti e amici, da pittori, fotografi e artisti (la lista sarebbe infinita!). Un sistema amministrativo e parlamentare sovvertito a colpi di decreti, che in un batter d’occhio ribaltano risultati, annientano leggi pilastro. Una pubblica amministrazione che non è in grado di rispondere ai miei bisogni non mi rappresenta.

La mediocrità dell’istruzione finalizzata a se stessa e non al futuro e alla crescita professionale e personale dei giovani, non mi rappresenta.

Potrei riempire le pagine del mio blog di tanta altra mediocrità, ma mi fermo qui. Il mio desiderio più grande: sfogliare i giornali la mattina e trovare solo pagine bianche. Spazi da riempire insieme a chi vuole veramente che nel nostro Paese la mediocrità sia solo un ricordo.

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